Cos'è il mining?

Il mining è il processo che Bitcoin e molte altre criptovalute usano per generare nuove monete e verificare nuove transazioni. Si tratta di vaste reti decentralizzate di computer in tutto il mondo che verificano e proteggono le blockchain, ovvero i registri virtuali che documentano le transazioni di criptovalute. In cambio del contributo della loro potenza di elaborazione, i computer della rete vengono premiati con nuove monete. Si tratta di un circolo virtuoso: i minatori mantengono e tutelano la blockchain, la blockchain assegna le monete, le monete fungono da incentivo ai minatori per continuare a mantenere la blockchain.

Esistono tre modi principali per ottenere Bitcoin e altre criptovalute. Puoi acquistarli su una piattaforma di exchange come Coinbase, riceverli come pagamento per beni o servizi oppure “estrarli” virtualmente. La terza categoria è quella che spiegheremo qui, utilizzando Bitcoin come esempio. 

Forse hai preso in considerazione l'idea di provare il mining di bitcoin in prima persona. Nei primi anni di Bitcoin, chiunque avesse un computer domestico con prestazioni discrete poteva partecipare. Tuttavia, con la crescita della blockchain, la potenza di calcolo necessaria per mantenerla è aumentata, e di molto: la potenza di calcolo necessaria per estrarre un bitcoin nel 2024 è di gran lunga superiore (circa 6 volte di più) rispetto a quando furono estratti i primi blocchi di Bitcoin nel 2009, a causa della crescita esponenziale della difficoltà di mining negli ultimi 15 anni man mano che più minatori si sono uniti alla rete.

Di conseguenza, negli ultimi anni il mining amatoriale di bitcoin non si è rivelato redditizio per gli amatori. Tutto il mining viene ora effettuato da società specializzate o gruppi di persone che uniscono le loro risorse. Tuttavia, è comunque utile sapere come funziona.

• Computer specializzati eseguono i calcoli necessari per verificare e registrare ogni nuova transazione Bitcoin e garantire che la blockchain sia sicura. La verifica della blockchain richiede una grande quantità di potenza di calcolo, che viene fornita volontariamente dai minatori. 

• Estrarre Bitcoin è un processo molto simile alla gestione di un grande data center. Le aziende acquistano l'hardware di mining e pagano l'elettricità necessaria per mantenerlo funzionante (e fresco). Affinché ciò sia redditizio, il valore delle monete guadagnate deve essere superiore al costo della loro estrazione.

• Cosa motiva i minatori? La rete organizza una lotteria. Ogni computer della rete gareggia per essere il primo a indovinare un numero esadecimale di 64 cifre noto come “hash”. Più velocemente un computer riesce a fare ipotesi, maggiori sono le probabilità che il minatore guadagni il premio. 

• Il vincitore aggiorna il libro mastro della blockchain con tutte le transazioni appena verificate, aggiungendo così un “blocco” appena verificato contenente tutte quelle transazioni alla catena. Come ricompensa, gli viene concessa una quantità predeterminata di bitcoin appena mintati (in media, questo accade ogni dieci minuti). A partire da aprile 2024, la ricompensa è di 3,125 bitcoin per blocco e, poiché la difficoltà del mining aumenta con ogni nuovo halving, la ricompensa continuerà a diminuire fino a quando non ci saranno più bitcoin da estrarre.

• Il numero di Bitcoin non sarà mai superiore a 21 milioni. Si prevede che l'estrazione dell'ultimo blocco avverrà teoricamente nel 2140. Da quel momento in poi, i minatori non faranno più affidamento sui Bitcoin appena emessi come ricompensa, ma si baseranno invece sulle commissioni applicate per effettuare le transazioni.

Oltre a rilasciare nuove monete in circolazione, il mining è fondamentale per la sicurezza di Bitcoin (e di molte altre criptovalute) in quanto verifica e protegge la blockchain, consentendo alle criptovalute di funzionare come rete decentralizzata peer-to-peer senza che richiedere la supervisione di terzi. Inoltre, crea l'incentivo per i minatori a contribuire alla rete con la loro potenza di calcolo.